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La dentina può ricrescere dopo una carie?

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Sotto lo smalto del dente c’è la dentina, uno strato di colore giallognolo attraversato da piccoli canali, i tubuli, in cui sono presenti particolari cellule responsabili della sensibilità dentale. Uno dei problemi più comuni del cavo orale che coinvolge la dentina è la carie.

 Pensi di avere una carie?

 

Come si forma la carie

La causa principale della formazione della carie è la scarsa igiene orale.

Subito dopo aver mangiato, un velo di batteri colonizza i denti che cibandosi di carboidrati e zuccheri successivamente  rilasciano acidi che cominciano a corrodere lo smalto.

Se non ci si lava i denti subito dopo i pasti, i batteri si moltiplicano e con il passare del tempo l’acido rilasciato rende lo smalto sempre più poroso corrodendolo e permettendo il passaggio degli agenti patogeni verso la dentina. Se la carie non viene bloccata in tempo può arrivare alla polpa dentale provocando dolore intenso.

Nella sua fase iniziale il processo carioso è asintomatico perché lo smalto è privo di terminazioni nervose. In questo stadio è difficile che il paziente si accorga di avere una carie che invece può essere individuata dal dentista durante una semplice visita di controllo. Se il processo carioso raggiunge la dentina, il dente comincia ad essere particolarmente sensibile alle variazioni di temperatura. Se tale sensibilità dentale perdura nel tempo è importante non tralasciare il problema e recarsi in uno studio dentistico per verificare la presenza o meno di una carie.

 

Come si cura la carie

Attualmente la carie viene curata con il metodo “tradizionale”, il dentista elimina la dentina infetta e riempie la cavità che si è creata con una otturazione in materiale composito. Le otturazioni durano molti anni e se vengono utilizzati i giusti materiali e strumentazioni, come la diga di gomma e il microscopio elettronico, il rischio che si verifichino un’infiltrazione batterica e una nuova carie è molto basso.

Se invece la carie ha già raggiunto la polpa del dente è necessaria la devitalizzazione.

 

Ricrescita della dentina, lo studio del King’s College

Forse in futuro la carie potrebbe essere curata in modo diverso. Al Dental Institute del King’s College di Londra, un gruppo di ricercatori sta portando avanti una sperimentazione che mira a far ricrescere la dentina dopo una carie.

Alla base di questo studio c’è un processo ben preciso: quando un tessuto umano viene danneggiato si attiva un sistema di segnali molecolari e di cellule staminali che sono quelle dalle quali si possono formare nuove cellule di quel tessuto.

Lo stesso vale per la dentina, infatti in caso di carie vengono attivate cellule staminali che producono delle speciali cellule che a loro volta producono nuova dentina. I ricercatori hanno identificato una parte chiave di questo processo che è possibile stimolare con l’aiuto di un farmaco applicato localmente.

In pratica una volta asportata la carie invece di riempire la cavità con l’otturazione si inserisce una spugna di collagene di pesce impregnata con il farmaco. Il tutto viene ricoperto con un sottile strato di composito perché lo smalto non può ricrescere. All’interno le cellule del sistema di riparazione naturale cominciano a ricostituire la dentina, mentre la spugna di collagene viene eliminata naturalmente.

Al momento ancora non è stata fatta sperimentazione sull’uomo, i ricercatori ritengono che la dentina possa metterci all’incirca due o tre mesi per riformarsi, periodo durante il quale i pazienti dovranno evitare di masticare cibi particolarmente duri da quella parte della bocca.

Nell’attesa di assistere ai prodigi della medicina, non dimenticate spazzolino e dentifricio.

 

Leggi l’articolo scientifico di riferimento sul sito web del King’s college di Londra

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