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Come riconoscere un bravo dentista

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Quando ci si deve sottoporre a un trattamento ortodontico, che sia di natura estetica o per migliorare la funzionalità della bocca, si cerca sempre di affidarsi alle cure di uno dei migliori dentisti in circolazione. Soprattutto si spera di ritrovarsi davanti un professionista che sappia esprimersi sulla reale necessità della terapia e se il caso, rifiutarsi di assecondare le richieste del paziente, dirigendolo verso un percorso più idoneo per lo specifico caso.

 

Come si fa a riconoscere un bravo dentista?

Per i pazienti, non essendo esperti in materia, non è di certo facile valutare a monte le competenze del dentista a cui si rivolgono, tuttavia per capire meglio chi hai di fronte puoi seguire questi suggerimenti.

 

Il daughter test

Nell’ambito dell’odontoiatria estetica, in cui i pazienti tendono a fare le richieste più varie, un professionista serio, dopo aver fatto le valutazioni del caso, prima di procedere deve rispondere a una semplice domanda: “suggerirei a mia figlia questo trattamento?”.

Questa pratica è nota nell’ambito con il nome di daughter test e serve al dentista per valutare l’effettiva necessità di quella terapia per quello specifico caso dopo aver considerato gli effetti a lungo e breve termine sulla salute orale del paziente.

Il daughter test è doveroso soprattutto quando c’è da intervenire con approcci invasivi per l’estetica dentale, come ad esempio nei casi di protesi dentali. Spesso i dentisti propongono terapie estremamente invasive per risolvere problematiche estetiche che spesso il paziente nemmeno percepisce come tali. Frequentemente vediamo dei casi bellissimi e perfettamente realizzati, ma che sono un evidente overtreatment. La prova sta nel fatto che nessun dentista lo proporrebbe a sé stesso o alla propria figlia. 

Non tutti i pazienti sanno che esistono due tipi di approcci protesici, quello additivo e quello sottrattivo. Nel primo caso utilizzando materiali molto sottili, il dente non ha bisogno di essere preparato e rimane dunque intatto, quindi in caso in cui il paziente non sia soddisfatto del risultato, la protesi viene tolta e il dente ritorna come prima. Il secondo invece è un approccio più invasivo in quanto richiede la limatura del dente. Togliendo la protesi il paziente si ritrova con un moncone al posto dell’elemento dentale, detto in altri termini non c’è possibilità di ritornare indietro. È proprio in casi come questi che il dentista dovrebbe farsi la famosa domanda.

 

Come valutare un bravo dentista

Il daughter test è ovviamente a discrezione del professionista, infatti il paziente non può verificare la veridicità della risposta.

Vediamo adesso quali sono gli elementi che puoi analizzare e che possono aiutarti a capire se sei davanti a un professionista di cui potresti fidarti.

 

Titoli e pubblicazioni

Se devi sottoporti a un trattamento specifico, come una terapia per la parodontite o un intervento di implantologia dentale, e non uno di base come la cura di una carie, devi affidarti a uno specialista di quell’ambito. Bisogna impiegare un po’ di tempo ad informarsi sul curriculum del dentista e cercare titoli, pubblicazioni, un eventuale libro da lui scritto e riconoscimenti provenienti dalla comunità scientifica che possano attestare il livello di specializzazione del professionista.

Puoi provare a cercare queste informazioni sia sul sito web dello studio sia su Pubmed, il contenitore scientifico più accreditato a livello globale.

 

L’igiene

Il rispetto scrupoloso delle procedure d’igiene è fondamentale all’interno di uno studio dentistico per ridurre al minimo il rischio di infezioni crociate e contaminazioni. La prima cosa a cui puoi prestare attenzione è la pulizia degli ambienti, inoltre ci sono altri piccoli, ma importanti particolari che evidenziano il rispetto delle norme igieniche come:

 

  • la predisposizione degli strumenti su un apposito vassoio
  • l’apertura degli strumenti sterilizzati davanti al paziente
  • laddove possibile l’utilizzo di materiali monouso che devono essere poi depositati in appositi contenitori
  • la presenza di pellicole protettive sulle apparecchiature e sulla poltrona

 

Durante le cure odontoiatriche il rischio di infezioni da paziente a paziente o da medico a paziente è molto alto, solo un’attenta pulizia può impedire tale pericolo.

 

Le attrezzature

Alcune attrezzature sono fondamentali per una precisa diagnosi e per un’accurata terapia. La presenza di tali strumentazioni può essere sinonimo dell’attenzione e della meticolosità che il dentista mette nel suo lavoro.

Uno di questi strumenti è il microscopio ottico che consente maggiore precisione nell’approccio terapeutico e di conseguenza più alte probabilità di successo della terapia.

Un’attrezzatura meno impegnativa ma assolutamente obbligatoria in tutte le ricostruzioni, otturazioni, e devitalizzazioni è la diga di gomma. Questa serve ad evitare di contaminare la cavità del dente da otturare o dei canali da devitalizzare con il respiro del paziente che veicola numerosissimi batteri.

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