Molti di noi hanno sperimentato almeno una volta quella sensazione di fastidio e bruciore dovuta all’afta, che si intensifica ogni volta che ci passiamo sopra la lingua o mangiamo qualcosa. In effetti si tratta di una lesione della mucosa orale che si presenta come un’ulcerazione, dalle dimensioni variabili, ma in genere sempre più piccola di un centimetro, caratterizzata da un’area centrale biancastra, talvolta tendente al giallo, circondata da mucosa arrossata e edematosa.
Pur non essendo ben nota l’eziologia dell’afta, è comune che insorga in seguito a piccoli traumatismi della mucosa, anche se probabilmente rappresenta una comune manifestazione a problematiche diverse .Ma allora quando bisogna preoccuparsi? Le afte sono tutte uguali? Come curare le afte e sconfiggere queste fastidiose ulcere? Ecco una breve guida per conoscere un po’ meglio le temutissime macchie bianche.
Cos’è un’afta: definizione
L’origine del termine è antica – dal greco áphtha, άφθα – che vuol dire pustola, ulcerazione. In effetti questa, che in gergo medico viene definita stomatite aftosa, è proprio un’ulcera, e probabilmente rappresenta la lesione orale più diffusa, soprattutto in età pediatrica. Tipica afta sul labbro inferiore.

Tecnicamente, da un punto di vista medico, si tratta di una lesione della mucosa che può avere cause differenti, spesso non note. Attualmente non esiste una cura per le ulcere in bocca, solo dei rimedi per contrastare il dolore e velocizzare la guarigione. Che può essere legata anche a metodi naturali.
Come si presenta un’afta?
È comune che i pazienti la indichino come “macchia bianca”, ma se la osserviamo bene, noteremo che ha una forma concava, con la parte centrale biancastra con una tonalità che varia dal bianco al giallo, dovuto alla presenza di fibrina, e i bordi intorno arrossati e edematosi, a causa dell’infiammazione.
La sua conformazione è tendenzialmente ovale o rotonda, con un diametro di circa 5 millimetri ma più raramente può presentare dimensioni anche superiori al centimetro, configurando le cosiddetta aftosi major.
Le afte possono presentarsi in ogni distretto della bocca, anche se tipicamente compaiono sulle guance, sulla lingua, e sulle labbra. La sede dice molto della causa, infatti sedi più atipiche, come il pavimento della bocca, il palato e la zona posteriore della bocca, devono farci supporre che possano trattarsi di manifestazioni di altre patologie.
No, non è possibile trasmettere l’afta come avviene, invece, con l’herpes orale, e che talvolta si manifesta in maniera simile, con la differenza che in questo caso, vedremo più di un’ulceretta.
La durata media di un’afta è di una settimana, con dolore particolarmente intenso nei 5 giorni centrali. Anche il tempo di guarigione ci dice molto di un’afta. Infatti nelle affossi major le afte possono durare anche 2 settimane, inoltre in altre patologie con manifestazione simil-aftosica, le ulcere oltre ad essere molto grandi, impiegano molto tempo a guarire.
Sì, le donne in procinto di avere il ciclo mestruale possono notare la comparsa di afte in bocca a causa dello squilibrio ormonale. Lo stesso può capitare nei periodi legati alla gravidanza.
Quali sono le cause di un’afta?
Ancora non esiste una spiegazione chiara sulla causa dell’afta. L’ipotesi più condivisa è che ci siano diverse cause che concorrano alla sua formazione,
- Traumatismi (morsicature, punture, ustioni). Non è difficile riscontrare, ad esempio, tra i pugili la presenza di afte sul labbro inferiore dopo lo sparring o un incontro.
- Infezione da parte dei batteri del cavo orale
- Carenze nutrizionali (soprattutto di ferro, vitamina B12 e B8)
- Stati di stress
- Squilibri ormonali
- Alterazioni del sistema immunitario
- Farmaci
- Radio e chemioterapie
- Intolleranze
- Patologie infiammatorie croniche
- Celiachia
Come si può curare un’afta
Purtroppo in genere la terapia disponibile per l’afta è una terapia palliativa, dal momento che la cura consisterebbe nella somministrazione di immunomodulatori, i cui effetti collaterali superano di gran lunga i benefici terapeutici.
Tuttavia esistono degli efficaci rimedi al dolore, come gel e spray lenitivi, spesso a base di aloe e acido ialuronico, antinfiammatori topici, e cerotti a base di antinfiammatori steroidi che riescono ad abbreviare notevolmente i tempi di guarigione.

In alcuni casi, i trattamenti farmacologici potrebbero aver avuto in realtà un effetto placebo. Nessuna terapia è curativa, e il trattamento può essere finalizzato ad alleviare il dolore, ad accelerare la guarigione e a ridurre la frequenza degli episodi di ulcerazione.
WikiPedia
Rimedi naturali e fai da te
A questi presidi è importante associare un’ottima igiene orale lavando i denti 3 volte al giorno, al fine di ridurre la carica batterica. Molto importante è anche un’alimentazione ricca in vitamine e sali minerali ed evitare cibi piccanti, acidi, troppo salati e speziati, che concorrono a stimolare la sintomatologia algica.

Come prevenire le afte in bocca
Se soffrite di aftosi, un buon suggerimento è osservare dei comportamenti che, insieme, potrebbero prevenire o quanto meno, limitare l’insorgenza delle odiate afte.
In primo luogo, come già accennatol, la carica batterica gioca un ruolo importante nella patogenesi dell’afta, in quanto pur non essendo la causa primaria, rappresenta un fattore in grado di ritardare la guarigione. Per questo motivo, non portate mai le mani alla bocca e, spazzolino alla mano, lavate bene i denti e la lingua ( almeno 3 volte al dì, s’intende).
Il secondo fattore che entra in campo, in grado di influenzare la risposta del sistema immunitario, è l’alimentazione. Frutta, verdura e frutta secca sono una fonte preziosa di sali minerali e vitamine.
In ultimo, se avete l’abitudine di mordervi il labbro, di serrare i denti, di di masticare la guancia, queste sono tutte abitudini che determinano piccoli traumi della mucosa, che predispone all’insorgenza dell’afta e che quindi è bene evitare.