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Malattie che puoi prendere dal dentista

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Per quanto possa sembrare strano, date le attuali conoscenze nell’ambito delle malattie infettive e la disponibilità di efficaci strumenti di sterilizzazione, ancora oggi può capitare che in uno studio dentistico pazienti e operatori siano esposti al rischio di infezioni crociate. Il pericolo aumenta in modo esponenziale nel caso in cui a esercitare sia un dentista abusivo.

Cosa sono le infezioni crociate

Le infezioni crociate sono quelle che vengono trasmesse da paziente a paziente, da medico a paziente e viceversa quando non vengono eseguite le normali procedure di detersione e sterilizzazione degli strumenti e dell’ambiente medico.

Ad esempio per una semplice ablazione (pulizia dei denti) le gengive possono sanguinare e piccole particelle di liquido ematico possono depositarsi sugli strumenti utilizzati, sui guanti del dentista o essere nebulizzate nell’ambiente circostante. Nel caso in cui il paziente sia affetto da una patologia infettiva e non si adottino le corrette norme preventive di igiene, disinfezione e sterilizzazione, diventa altissimo il rischio che i pazienti trattati successivamente con la stessa strumentazione sviluppino la malattia.

Se in alcuni casi il contagio è relativo a semplici malattie passeggere come l’influenza, in altri riguarda patologie più serie e pericolose con le quali il soggetto dovrà convivere per tutta la vita.

Per tale motivo è opportuno ad esempio ricoprire con pellicole monouso tutto quello che il dentista può toccare con i guanti infetti durante una seduta con il paziente per evitare che possa toccare le stesse zone ormai contaminate con il paziente successivo trasmettendo eventuali infezioni.malattie dal dentista

Quali malattie si possono prendere dal dentista

Generalmente in uno studio odontoiatrico che non rispetta le norme igieniche di base, si può essere esposti al contagio di tutte quelle patologie trasmissibili per via ematica o tramite saliva. Tra le più pericolose e preoccupanti ci sono l’epatite B, l’epatite C e l’HIV.

Le patologie con un maggiore livello di infettività all’interno di un ambiente medico sono le epatiti in quanto il virus riesce a sopravvivere per un tempo più lungo al di fuori del corpo umano. Ad esempio l’HIV sopravvive poche ore, mentre il virus dell’epatite B e C rimane infettivo per oltre una settimana.

Cosa fare per evitare il rischio di infezioni

Per quanto possano essere rispettati tutti i protocolli di igiene, nessun ambiente medico si può dire a rischio zero per quanto riguarda il rischio di contaminazione e infezione. Esiste comunque una serie di norme igieniche da rispettare per abbassare in modo drastico questo pericolo.

Protezione con sistemi barriera

Cioè l’utilizzo di tutti quei presidi medici necessari per impedire il passaggio di microrganismi e agenti patogeni da una persona all’altra. I sistemi barriera che non dovrebbero mai mancare all’interno di uno studio dentistico sono: i camici, i guanti in lattice monouso, mascherine oro-nasali e occhiali protettivi per l’operatore, teli e isolanti superficiali per poltrone e parti della strumentazione (da sostituire per ogni paziente).

Decontaminazione e disinfezione dell’ambiente

Vengono sottoposte a disinfezione attraverso l’utilizzo di sostanze chimiche tutte le superfici che non vengono direttamente a contatto con la bocca del paziente come i mobili, le poltrone o la bacinella usata per i risciacqui. La disinfezione per quanto possa essere approfondita non riesce a eliminare efficacemente tutti i microrganismi patogeni presenti.

Sterilizzazione: procedure e macchinari

Gli strumenti che entrano direttamente in contatto con bocca, saliva e sangue del paziente, come  specchietti, turbine, manipoli e pinze, devono essere necessariamente sterilizzati in modo da impedire la sopravvivenza di qualsiasi agente patogeno.

Le apparecchiature che possono essere utilizzate per il processo di sterilizzazione sono diverse, la più utilizzata è l’autoclave che ad oggi probabilmente è tra le più sicure ed efficaci in ambito odontoiatrico.

Prima di procedere alla sterilizzazione in autoclave vengono eseguiti alcuni passaggi fondamentali per garantire elevati standard di igiene e pulizia:

  • Decontaminazione degli strumenti subito dopo il loro utilizzo tramite immersione in specifiche soluzioni chimiche
  • Rimozione di ogni residuo presente sugli strumenti
  • Risciacquo sotto l’acqua corrente
  • Asciugatura perfetta degli strumenti
  • Controllo della presenza di ulteriori agenti contaminanti
  • Confezionamento degli strumenti in buste integre
  • Sterilizzazione
  • Conservazione che se fatta correttamente permette di mantenere la sterilità degli strumenti per un periodo di 30 giorni.

Ogni ciclo di autoclave deve essere monitorato al fine di verificare che sia andato a buon fine con test specifici che vanno poi catalogati in un apposito registro. Esistono poi test annuali che devono essere eseguiti da ditte specializzate.

Come faccio a sapere che il mio dentista rispetta le procedure di pulizia?

Per i pazienti non è affatto semplice sapere se il proprio dentista segue scrupolosamente tutte le norme necessarie per minimizzare il rischio di infezioni e contaminazioni sia perché non conosce le strumentazioni, sia perché non può vedere e controllare quello che succede all’interno dello studio fino a quando non si siede sulla poltrona per iniziare la terapia. Ed in ogni caso la perfetta sterilizzazione dello strumentario utilizzato dipenderà sempre dal buon senso dell’odontoiatra.

In ogni caso ci sono dei piccoli particolari a cui il paziente può fare caso per capire se il proprio dentista è attento e rispetta le norme igieniche:

  • Predisposizione di tutti gli strumenti necessari su un apposito vassoio così da evitare di aprire cassetti in corso d’opera per non rischiare di contaminare i materiali che vi sono contenuti.
  • Apertura degli strumenti sterilizzati davanti al paziente.
  • Utilizzo di materiali monouso quando possibile. I prodotti sanitari usa e getta, così come tutte le strumentazioni per la sterilizzazione, hanno un prezzo in alcuni casi abbastanza elevato che influenzano la parcella del dentista, di conseguenza il paziente dovrebbe dubitare di un medico che propone cure low cost.
  • Deposito di tutto il materiale monouso negli appositi contenitori
  • Rivestimento di parte delle apparecchiature e della poltrona con pellicole e teli protettivi.

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