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9 miti da sfatare sui denti e sull’igiene orale

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Quello dei dentisti è un mondo pieno di miti da sfatare. Come ogni altro settore in questo mondo, ci sono dei professionisti che lavorano ogni giorno per dare il miglior servizio possibile ai propri clienti. In questo caso pazienti. D’altro canto – anche grazie alla diffusione di internet, diciamocelo – le credenze e i falsi miti si rincorrono. E rischiano di fare danni.

Sì, danni. Perché quando si applicano soluzioni inadatte per curare una carie o sbiancare i denti il rischio è quello di rovinare la propria bocca. Anche in modo grave. Il compito di un bravo dentista è, in primo luogo, aiutare il paziente a evitare il mito della cura casalinga e fai da te. Tra le mura domestiche esiste la prevenzione, per il resto c’è la sedia dell’odontoiatra.

Però, osservando anche le ricerche fatte dagli utenti su Google, è facile capire che c’è ancora tanto materiale che dovrebbe essere affrontato. Così come ci sono dei miti da sfatare che oggi vogliamo elencare in questo articolo. Ecco una lista da ricordare e tenere sempre a portata di mano per chi continua a proporre questi concetti.

1) Preferisco non mettere un impianto perché c’è rischio di rigetto

Spesso accade, soprattutto per i denti meno visibili come i molari interni, che si preferisca non procedere con l’impianto di una protesi dentaria in sostituzione di un dente caduto. Succede un po’ perché si pensa che tanto il dente non sia visibile, quindi il problema estetico non si pone, un po’ perché si sente spesso dire che l’impianto può essere rigettato dall’organismo e in sostanza fallire.

Entrambe queste idee sono ingenue, perché da un lato i “vuoti” tra un dente e l’altro possono produrre inclinazioni, spostamenti e quindi danneggiare i denti vicini, ma soprattutto, è importante dire che il rigetto dell’impianto non esiste, bensì la sua espulsione può essere provocata da vari fattori che attengono per lo più alla non sterilità dell’ambiente operatorio, ad abitudini scorrette del paziente o a un errore dell’implantologo in fase operatoria.

Quindi è giusto sottolineare un punto: non si può parlare di rigetto del materiale – che è in titanio, materiale biocompatibile ed osteointegrabile, – ma l’abilità di chi inserisce l’impianto e la marca dell’impianto inserito sono aspetti essenziali per avere un lavoro duraturo nel tempo ed esteticamente soddisfacente.

2) Lavare troppo i denti fa male

In realtà i denti andrebbero lavati dopo ogni pasto, anche dopo un semplice spuntino e almeno 3 volte al giorno a prescindere se si è mangiato o meno.  

Il problema di chi lavandosi spesso i denti finisce con il danneggiare le gengive o erodere lo smalto è che, semplicemente, li spazzola con troppa forza e nel modo sbagliato.

Ricorda che la zona laterale dei denti va spazzolata muovendo le setole dalla gengiva verso il dente senza usare troppa forza, mentre la zona occlusale può essere trattata con maggior vigore, ma senza esagerare. In ogni caso è sempre opportuno farti mostrare il movimento corretto dal tuo dentista. Per approfondire: come lavare i denti 3 volte al giorno.

3) Se i denti non fanno male non serve andare dal dentista

Sbagliatissimo. Ognuno di noi dovrebbe andare dal dentista almeno ogni 6 mesi per un controllo e una seduta di pulizia dei denti professionale. Spesso possono esserci microfratture, problemi a una radice, inizi di carie o altri problemi latenti che sulle prime non provocano dolore o fastidio, ma che possono portare in seguito a problemi gravi cui è più difficile rimediare.

Ridurre un problema ai denti sul nascere può essere un gioco da ragazzi. Perché aspettare che le cose si complichino? Spesso quello del non andare dal dentista quando i denti non fanno male è un mito proposto da chi ha paura delle cure. Ma proprio per questo dovrebbe essere più costante: curare una carie al suo esordio è molto più semplice e meno invasivo.

4) I problemi ai denti o la loro salute sono ereditari

Il fattore ereditario esiste ma oggi con le attuali tecnologie e conoscenze siamo in grado di controllare molto meglio le varie problematiche dentarie. Per cui l’ereditarietà non è più così determinante, ma influisce solo in minima parte nella possibilità che i figli presentino condizioni simili a quelle dei genitori.

Il fatto quindi che i nostri genitori abbiano sempre avuto denti sanissimi non ci garantisce che la stessa fortuna toccherà anche a noi. Meglio quindi tenere la guardia alta, praticare sempre una corretta igiene orale e non tralasciare le visite di controllo dal dentista.

5) Lo sbiancamento danneggia i denti

È un altro falso mito legato ai denti. Oggi le tecniche di sbiancamento dentale sono assolutamente sicure anche  in caso di eccessiva sensibilità dei denti. Quello che conta è il metodo di sbiancamento, il principio attivo dell’agente sbiancante e la durata dell’applicazione. È sempre meglio rivolgersi a uno studio qualificato.

Lo sbiancamento rovina i denti nel momento in cui viene fatto in modo approssimativo, a casa con sistemi “fai da te” e con soluzioni che vengono proposte senza una cognizione. Lo sbiancamento dei denti fai da te può essere pericoloso se non si seguono regole e passaggi ben definiti. Quindi è falso dire che questa pratica danneggia i denti: è così solo quando si fa senza guide e indicazioni.

Un ragionamento simile si può fare con lo sbiancamento laser: spesso si vede come il metodo migliore per ottenere buoni risultati, in realtà è sconsigliato perché può portare ipersensibilità e altri effetti.

6) Lo smalto dei denti si rigenera o si ricostruisce

No, lo smalto dei denti non si rigenera. Anche se si tratta di un elemento molto duro, il rivestimento esterno dei denti può rovinarsi nel tempo a causa di alimenti e abitudini scorrette. Mangiare frutta fa bene, ma alcuni alimenti molto acidi, tipo i limoni, possono causare danni nel tempo. Pertanto sarebbe bene limitarne l’uso o seguire alcuni accorgimenti che un dentista può indicare, tipo bere succhi di frutta acidi con l’utilizzo di cannucce oppure usare un collutorio indicato per le persone bulimiche che usato dopo l’ingestione di sostanze acide serve a neutralizzare l’acidità.

L’acido che si trova nei cibi può combinarsi con l’uso di dentifrici sbiancanti aggressivi, spazzolamenti energici e disturbi alimentari. Le cause dell’erosione dello smalto possono essere diverse, ma per recuperare l’antico splendore dei denti devi solo chiedere aiuto al tuo dentista. Che potrebbe proporti una ricostruzione con faccette o corone sottilissime in disilicato di litio senza dover preparare e limare l’elemento dentario..

7) Inutile preoccuparsi dei denti da latte perché cadranno

Certo che cadranno, ma nei tempi opportuni. È importante effettuare visite periodiche dal dentista perchè i denti da latte, se cadono prematuramente, possono produrre problemi nella masticazione o nello sviluppo regolare dei denti definitivi. È importante poi avere dei denti da latte sani perché facilmente ad esempio una carie profonda in un dente da latte può trasmettersi al dente permanente che si trova ancora nell’osso oppure provocare  un’infezione che ancora una volta può danneggiare il  dente definitivo.

A parte questo, i bambini vanno abituati fin da piccoli ad eseguire una corretta igiene orale oltre che alla frequentazione del dentista, per evitare rifiuti o fobie successive come l’odontofobia, che è appunto la paura del dentista.

8) Le gengive devono sanguinare un po’, si rinforzano

Assolutamente no! Ignorare le gengive sanguinanti dopo lo spazzolamento sarebbe come accettare che le mani sanguinino dopo averle lavate. Si tratta di un altro falso mito da sfatare. Se le gengive sanguinano è sempre perché sono infiammate a causa del tartaro e ci può essere spesso una perdita di osso attorno al dente.

Il sanguinamento gengivale è un segnale chiaro ed evidente che deve spingerci subito a fissare una visita dal dentista per un controllo e una pulizia dei denti. Prendersi cura della gengiva, inoltre, è il primo passo per evitare problemi di parodontite.

9) L’apparecchio per i denti si usa solo da adolescenti

Si tratta di un altro mito da sfatare. L’apparecchio per i denti si porta a qualunque età sia necessario correggere un disallineamento o risolvere una malocclusione. Piuttosto può capitare che un adulto provi ansia o imbarazzo all’idea di mostrarsi in pubblico con un apparecchio fisso per i denti, soprattutto se lavora a contatto con il pubblico o peggio ancora, nel mondo dello spettacolo.

In questo caso la soluzione esiste ed è l’ortodonzia linguale fissa senza attacchi, una tecnica per la quale il nostro studio è all’avanguardia. Si tratta di un apparecchio invisibile, perché fissato sulla zona linguale (interna) dell’arcata dentaria. Essendo privo di attacchi (brackets) non produce alcun fastidio alla lingua o alla fonazione. Come non averlo.

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