L’ascesso dentale è una raccolta di pus localizzata nei tessuti parodontali che supportano il dente (gengiva, osso e polpa).
Ci sono due tipi di ascesso dentale: parodontale, che è un ascesso riguardante il legamento, il cemento radicolare, la gengiva e l’osso alveolare, e periapicale, che è un ascesso ai denti causata da un’infezione alla polpa dentale.
Cause di un ascesso dentale
Gli ascessi possono formarsi per carie gravi che irritano la parte interna della bocca causando un’infezione. Ci sono, però, altri elementi che possono causarlo come l’uscita del dente del giudizio, le devitalizzazioni mal eseguite, un dente fratturato, la gengivite non curata, una scorretta igiene orale. Fattori di rischio predisponenti possono essere: reflusso gastroesofageo, diabete, fumo e alcol o una terapia prolungata a base di corticosteroidi.
Sintomi
I sintomi di un ascesso dentale sono:
- Mal di denti
- Infiammazione della gengive
- Gonfiore della guancia
- Alitosi
- Sensibilità dentale alla pressione
- Mal di testa
- Febbre (in alcuni casi)
Questi segnali non vanno mai ignorati perché, senza un trattamento, l’infezione potrebbe durare anni danneggiando i denti. Quindi è consigliabile rivolgersi ad un dentista per avere una diagnosi.
L’ascesso può rimanere asintomatico fatta eccezione per disturbi apparentemente insignificanti come dolore alla pressione lieve durante la fase della masticazione. In questo caso, è consigliabile rivolgersi al medico per capire l’origine del problema.
Trattamento e gestione
Attraverso una visita clinica e radiografica, il dentista localizza l’ascesso e stabilisce la terapia. Effettua una pulizia della zona colpita dall’ascesso e farà un drenaggio rimuovendo gli elementi infetti e quindi la causa dell’infezione. Dopodiché procederà alla prescrizione della terapia antibiotica per eliminare completamente l’infezione e il gonfiore. Il paziente sarà, infine, monitorato costantemente dal dentista fino alla completa guarigione.
Se l’ascesso è molto aggressivo e, nel dente, c’è un’infezione, il dentista farà un foro all’interno del dente stesso per drenare la raccolta di pus. Se il dente, invece, è stato rovinato dall’ascesso, potrebbe essere esportato.
Ascesso dentale durante le gravidanze e l’allattamento
Durante la gravidanza, la donna è più soggetta a infezioni del cavo orale ed alla formazione di ascessi dentali. In questo particolare stato, quello che spaventa di più le pazienti è la somministrazione di antibiotici e antidolorifici per la cura dell’infezione, che possono passare nel latte materno.
In questi casi non è raro che dentista e ginecologo collaborino per risolvere il problema e concordare insieme la cura più adeguata per la paziente. Durante il periodo gestazionale, nel caso in cui si presenti un ascesso dentale, è importante recarsi dal proprio dentista nel più breve tempo possibile, così da evitare la diffusione dell’infezione.
L’ascesso dentale nei bambini
L’ascesso dentale nei piccoli pazienti riguarda principalmente i denti da latte, che possono essere attaccati facilmente dai batteri che causano la carie. Se il bambino presenta i sintomi di un ascesso, è consigliabile rivolgersi nel più breve tempo possibile al proprio dentista che potrà intervenire tempestivamente.
Per diminuire il più possibile il rischio di carie e ascessi nei bambini, è importante abituarli fin da subito a una corretta igiene orale e alle visite di controllo dal dentista. Meglio evitare in questo caso l’idea di curare l’ascesso con rimedi naturali e proporre un’adeguata cura a base di antibiotici, ovviamente, sempre prescritta dal dentista.
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