I denti in condizioni fisiologiche presentano un certo grado di mobilità naturale, inferiore al millimetro, che in genere non viene percepito e in ogni caso non deve destare preoccupazioni perché si tratta di una condizione naturale. Tale movimento può aumentare in determinati periodi come durante la gravidanza, in menopausa o quando si assumono contraccettivi orali.
Quando il movimento dei denti viene chiaramente percepito dai pazienti, nella maggior parte dei casi diventa una forte fonte d’ansia perché legato alla consapevolezza che può esserci un problema più serio, come ad esempio la parodontite.
Tuttavia la mobilità dei denti non per forza è dovuta alla malattia parodontale, che resta una delle principali cause, ma può essere una conseguenza di un trauma o della terapia ortodontica.
In ogni caso se si ha la sensazione che uno o più denti si muovano la prima cosa da fare è prenotare una visita dal proprio dentista il prima possibile. Tergiversare in queste situazioni può voler dire aumentare il rischio di perdita del dente che si muove con conseguenze estetiche e funzionali.
Denti che si muovono per la parodontite
Uno delle principali motivi della mobilità dentale è la malattia parodontale, una patologia infiammatoria degenerativa che se non trattata porta alla distruzione dei tessuti di sostegno dei denti, alla loro mobilità e nei casi più gravi alla caduta degli elementi dentari coinvolti.
Tuttavia anche nelle situazioni più critiche un bravo parodontologo può riuscire a salvare il dente naturale del paziente evitando la sua sostituzione con un impianto dentale.
Con l’utilizzo di curettes soniche, il parodontologo rimuove i tessuti molli della tasca parodontale e il tartaro dalla radice lasciando la superficie radicolare pulita in modo da favorire la guarigione dei tessuti parodontali.
Denti che si spostano dopo un’estrazione
L’estrazione di un dente lascia uno spazio vuoto tra i denti sani. Quando perdiamo un dente accadono essenzialmente 2 eventi. Il dente antagonista cioè il dente sull’arcata opposta corrispondente al dente perso, estrude. Mentre i denti distali e quindi posteriori al dente perso si inclinano in avanti. Questo nel tempo porterà alla perdita di altri elementi dentari. Per questo motivo è necessario sostituire sempre un dente perso con un nuovo dente, che oltre a riabilitare la funzione estetica e masticatoria serve a mantenere nella giusta posizione i denti adiacenti.
Questo spazio va sempre rimpiazzato con un ponte o meglio con un impianto dentale, anche se talvolta un dente viene estratto a causa di un sovraffollamento in arcata. In quest’ultimo caso estrarre uno o più denti serve proprio a creare lo spazio necessario per un allineamento corretto. In situazioni del genere i denti possono spostarsi da soli, oppure nei casi più complessi, essere indirizzati mediante una terapia ortodontica.
Trauma
Il trauma è un’altra delle cause più comuni che può portare i denti a muoversi, infatti a causa del colpo le strutture dei denti possono subire un danno tale da portare alla mobilità.
Anche se visivamente sembra che i denti coinvolti nell’evento traumatico siano in buone condizioni è importante recarsi quanto prima dal proprio dentista per una valutazione e la definizione dell’approccio terapeutico più idoneo per il caso specifico.
Trauma occlusale
La mobilità può essere dovuta anche a un trauma occlusale, in parole semplici la presenza di forze eccessive come un precontatto provocano sul dente una pressione capace di allargare il parodonto. In genere questa mobilità è reversibile eliminando il precontatto e quindi il sovraccarico occlusale e non determina eccessivi danni all’elemento dentario se interveniamo in tempo.
Terapia ortodontica
Durante una terapia ortodontica una lieve mobilità dentale è del tutto normale, infatti con l’apparecchio fisso i denti sono sottoposti a una trazione forzata che li spinge nella giusta posizione riallineandoli in arcata. Il dente infatti si sposta nell’osso per un rimaneggiamento di quest’ultimo. Durante un trattamento ortodontico l’osso attorno ai denti può non essere completamente mineralizzato e per questo li avvertiamo mobili.
La fine della terapia ortodontica è estremamente delicata perché dopo un movimento ortodontico i denti non ancora perfettamente consolidati tendono a muoversi e a riprendere la loro vecchia posizione, manifestando una recidiva ortodontica.
Per minimizzare la possibilità che i denti si spostino di nuovo nella loro posizione originaria è importante seguire una corretta fase di contenzione che appunto serve a stabilizzare i denti ed evitare che si muovano alla fine di una terapia ortodontica.