Posso andare dal dentista durante la pandemia COVID-19? Quali sono le condizioni per richiedere aiuto in questa fase 2? È pericoloso? Ecco tutto quello che devi sapere.
Il Ministero della Salute, guidato dalle società scientifiche odontoiatriche ha stabilito delle semplici regole da seguire per chi deve rivolgersi al dentista. In passato abbiamo già parlato di regole della prevenzione Coronavirus dal dentista. Ora qualcosa è cambiato.
Innanzitutto bisogna fare delle precisazioni. Durante il periodo di lockdown, detto anche FASE 1 della pandemia COVID-19, era possibile andare dal dentista solo per le emergenze e le urgenze.
Per evitare al massimo il rischio di contagi, è stato possibile garantire solo le prestazioni necessarie. Cioè prestazioni indifferibili, per evitare di peggiorare condizioni di salute o per intervenire in caso di dolori insopportabili.
Andare dal dentista nella fase 1
Durante la fase 1 è quindi stato possibile rivolgersi al dentista solo per emergenze e urgenze come:
- Dolori acuti.
- Infezioni.
- Ascessi gengivali.
- Traumi.
Le cure del dentista possono essere equiparate a quelle di altri specialisti della salute individuale. Di conseguenza esistono attività rimandabili e altre che devono essere eseguite. Altrimenti possono causare sofferenze e problemi importanti.
Le emergenze sono sempre tutelate perché rappresentano un punto fondamentale per la cura dell’individuo. Il servizio odontoiatrico rientra tra i servizi di pubblica necessità.
Durante la fase uno le precauzioni sono state molte, l’uso di dispositivi di protezione individuale è stato rigidamente regolato e i protocolli da seguire sono stati stringenti.
Dentista e fase 2 della pandemia
Con la fase 2 è di nuovo possibile andare in tranquillità dal dentista. Cosa è cambiato? A seguito della pandemia si sono rivisti i protocolli di sanificazione e sterilizzazione per lavorare in sicurezza.
Il Ministero della Salute in collaborazione con un team di esperti ha fornito le indicazioni operative per l’attività odontoiatrica durante la fase 2. Il documento appena pubblicato si intitola “Indicazioni operative per l’attività odontoiatrica durante la fase 2 della pandemia COVID-19”.
Nel documento – particolarmente corposo – vengono descritti i protocolli da seguire e i comportamenti necessari per garantire la sicurezza a pazienti e dentisti.
Procedure di sanificazione dal dentista
Le procedure di sanificazione non sono cambiate molto. Già prima dell’emergenza COVID erano eseguite in modo efficace dopo ogni paziente. Sono cambiate alcune regole da seguire ed alcuni dispositivi di protezione individuale. Per quanto riguarda la sopravvivenza del virus, le linee guida recitano:
I coronavirus della SARS e della MERS sono efficacemente inattivati da adeguate procedure di sanificazione che includano l’utilizzo dei comuni disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (0.1% -0,5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0.5%), per un tempo di contatto adeguato.
Fase2: posso andare dal dentista?
Si può andare dal dentista nel caso in cui non sussistono problemi individuali legati alla trasmissione del virus come febbre al di sopra dei 37,5 gradi, raffreddore, tosse, difficoltà respiratorie subentrate negli ultimi 14 giorni.
Inoltre non si deve essere stati a contatto con persone con questi sintomi o con individui infetti. Lo studio dentistico che segue le linee guida dettate avrà cura di avere:
Un livello di attenzione costante ed adotterà sempre le norme preventive di igiene, disinfezione e sterilizzazione, ed indossando i mezzi barriera protettivi personali.
È molto importante gestire l’agenda in maniera consapevole e intraprendere: “qualsiasi azione che non favorisca la formazione di assembramenti, ad esempio di entrare e uscire ad orari scaglionati”.
Cosa bisogna fare per la sicurezza?
Gli attuali protocolli consentono di mantenere gli standard di sicurezza necessari per affrontare al meglio le terapie odontoiatriche. Le regole suggerite dal Ministero della Salute suggeriscono una serie di punti che abbiamo riassunto.
Ecco un’infografica per mostrare in maniera chiara e veloce gli step che vengono seguiti per ogni paziente e per ogni operatore:

Contenere rischio COVID-19 dal dentista
Sempre secondo il nuovo documento diffuso dall’ordine dei medici, tutti i pazienti in sala d’attesa indosseranno una mascherina in questa fase 2 della pandemia e una volta in sala e seduti sulla sedia faranno un doppio sciacquo
- Un primo sciacquo con una soluzione all’1% di Perossido di idrogeno.
- Un successivo sciacquo con collutorio alla Clorexidina 0.2-0.3% per 1 minuto.
Questo doppio sciacquo ha un effetto battericida. Ovviamente i processi da osservare per lo studio dentistico sono ben più importanti e numerosi.
Lo studio dentistico si preoccupa di effettuare molte operazioni anche in fase di pre-terapia, post-terapia e preparazione dell’area, come una adeguata pianificazione sopra citata, che: “può prevedere anche una eventuale dilatazione dei tempi della prestazione“.
Prevenire è meglio che curare
È importante puntare sulla prevenzione. In primo luogo devi lavare i denti 3 volte al giorno, e comunque dopo aver mangiato, con una particolare attenzione all’uso del filo interdentale e del collutorio.
Inoltre, proprio in relazione all’emergenza COVID-19, è indispensabile mantenere isolati i dispositivi di igiene orale come ad esempio lo spazzolino.