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Alito cattivo, cause e rimedi per l’alitosi

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L’alitosi – noto anche come alito cattivo – è uno di quei problemi del cavo orale che può avere delle ripercussioni importanti nella vita social e pubblica di una persona. Proprio come avviene con un dente mancante o una malocclusione, anche l’alitosi ti inibisce e provoca ansia e imbarazzo nei contesti pubblici. Perché l’alito pesante rende difficile rimanere vicino a chi soffre di questa patologia.

In realtà l’alitosi spesso non è altro che la conseguenza di una condizione che porta questo sintomo. Ad esempio, le carie possono essere la causa dell’alito cattivo ma lo stesso si può dire della parodontite o piorrea. Senza dimenticare l’abuso di cibi puzzolenti come l’aglio. Come puoi ben intuire non è un argomento semplice da affrontare: approfondiamo per trovare una cura o un rimedio (anche fai da te).

Cos’è l’alitosi, una definizione

La bromopnea, più comunemente l’alito cattivo o pesante, è una condizione che si manifesta con l’emissione di odore sgradevole (a volte insopportabile) attraverso l’atto respiratorio e la fonazione.

Nella gran parte dei casi abbiamo problemi di alito transitori, presenti solo in alcuni momenti della giornata e può essere controllata con un’attenta igiene orale. Meno comune è l’alitosi patologica causata da diverse patologie del cavo orale o problemi gastrointestinali. Questo tipo di disturbo è più difficile da gestire in quanto bisogna agire sulla patologia che scatena, tra gli altri, anche questo sintomo.

Come si fa a capire se si ha l’alito cattivo?

Uno dei dubbi che si dovrebbe risolvere prima di capire come mandare via l’alito pesante. Quali sono le soluzioni per verificare la presenza del problema? Oltre ad avere la valutazione di una persona di fiducia, ci sono dei trucchi che funzionano. Non basta alitare nel palmo della mano e poi annusare, puoi avere dei risultati più precisi passando il filo interdentale e poi saggiare con l’olfatto dpo un paio di secondi.

Quali sono la cause dell’alitosi

Perché mi puzza l’alito anche se mi lavo i denti continuamente? Ecco il nocciolo della questione: La bromopnea può essere dovuta a fattori interni, come insufficiente igiene oralegengivite e malattie parodontali, o esterni, come l’ingestione di specifici alimenti.

In alcuni casi, i problemi di alitosi prescindono dall’igiene orale anche se l’assenza può portare a notevoli disagi in termini di alito puzzolente e poco piacevole. Questo avviene perché (ed è già questa la prima possibile causa dell’alitosi) i batteri che causano si annidano nella bocca e causano cattivo odore.

Scarsa igiene orale

Nella maggior parte dei casi il cattivo odore ha origine direttamente in bocca ed è dovuto alla presenza dei batteri responsabili della placca, che con il loro metabolismo trasformano i residui di cibo in composti volatili maleodoranti solforati come il metilmercaptano o il solfuro di idrogeno.

Proprio per questo motivo, una delle principali cause dell’alitosi è la scarsa igiene orale con conseguente formazione della placca batterica. Quest’ultima, inoltre, con il tempo si trasforma in tartaro, responsabile di infezioni del cavo orale, come parodontiti e gengiviti a loro volta causa di alitosi.

Altri insediamenti batterici responsabili dell’alitosi possono essere talvolta individuati in spazi interdentali, ricostruzioni dentali imperfette, ascessi, protesi e dentiere poco pulite.

Anche la carie può essere causa dell’alito cattivo. Come tutte le sostanze organiche in via di decomposizione anche il dente cariato produce cattivi odori e in alcuni casi rimuovere il dente malato può immediatamente risolvere il disturbo. Eliminando del tutto il problema dell’alito cattivo.

Alimenti che causano alitosi

Anche alcuni cibi piccanti o dal sapore deciso possono causare il problema dell’alito cattivo, come cipolle e aglio che contengono composti volatili dello zolfo, o latte, formaggi e pesce ricchi di proteine.

Questi sono i cibi che portano alito pesante. Un modo per tenere sotto controllo il fastidio imbarazzante dell’alitosi è cercare di ridurre il consumo di questi alimenti, sostituendoli con altri che danno freschezza. Come, ad esempio, l’avocado il tè verde e la salvia che è perfetta per lo scopo.

L’alitosi può essere dovuta a periodi prolungati di digiuno o abuso di sale: questa condizione riduce anche la produzione di saliva (xerostomia), un importante meccanismo di autodetersione della bocca.

Malattie causa di alitosi

Quando la causa non è in bocca, possono essere diverse le malattie causa dell’alitosi. Uno dei parametri più gravi è quello del cancro orale che ovviamente porta un alito cattivo.

Ma questo è un caso limite. Spesso l’alito cattivo può essere provocato da disturbi dell’apparato digerente – gastrite, reflusso gastro-esofageo, ulcera o ernia iatale – malattie respiratorie – tonsillite, sinusite e bronchite – e sistemiche come diabete e disfunzioni epatiche o renali. 

Metodi per risolvere l’alito cattivo

In presenza di alitosi, qualora si possano escludere queste patologie, è importante recarsi dal dentista per escludere stati malsani della cavità orale ed eventualmente porvi rimedio definitivo.

Quando ci si trova difronte a un problema patologico o per eliminare in modo definitivo questo disturbo è fondamentale rivolgersi a un odontoiatra. Dopo aver ripercorso la vostra anamnesi completa e avervi sottoposto a una visita di controllo dovrà prima inquadrarne le cause e poi agire localmente sul problema, eseguendo, ad esempio, una corretta e profonda pulizia dei denti professionale.

Come prevenire l’alitosi con l’igiene orale

Per prevenire e combattere l’alitosi è fondamentale una scrupolosa igiene del cavo orale utilizzando il filo interdentale almeno una volta al giorno e spazzolando accuratamente i denti dopo ogni pasto.

È importante dedicare qualche minuto anche alla pulizia della lingua, soprattutto a livello del terzo posteriore, dove la proliferazione batterica è maggiore e dove è più difficile la rimozione naturale della placca per la presenza del palato molle.

Inoltre l’impiego regolare di collutori ad azione antisettica, facendo gargarismi per almeno 30 secondi, aiuta a migliorare la situazione, anche se l’effetto è piuttosto breve e limitato.


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